Il focus dell’articolo di oggi verte sui trend privacy digitale. Quali sono quelli che ci aspettano in questo 2025?
Ci attendono atteggiamenti maggiormente proattivi delle aziende, la crescita della blockchain, la formazione che diventa sempre più centrale e decisiva nella gestione della cybersecurity, ma non solo. Leggi i prossimi paragrafi per approfondire tutti questi aspetti.
Trend privacy digitale: la proattività
Nel 2025 ci si aspetta aziende sempre più pronte a prevenire attacchi informatici, piuttosto che a reagire. Come? Grazie ad atteggiamenti proattivi veicolati da intelligenza artificiale e machine learning.
Le minacce saranno intercettate prima della loro messa in atto: un vantaggio sostanzioso rispetto a ciò che avveniva fino a solo pochissimi anni fa.
In tal senso, la sicurezza dei dati diventerà predittiva: sempre più aziende affideranno la protezione dei dati personali a software basati su AI e non più al caso o a strumenti vecchi e non adatti.
La stessa Intelligenza Artificiale consentirà di categorizzare automaticamente i dati e di far rispettare le norme di sicurezza e privacy sin dalla loro configurazione.
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Le nuove tecnologie
Nel 2025 si parlerà molto di computazione a parti multiple sicura o Secure multiparty computation (SMPC) e di crittografia omomorfica, strumenti che consentono di trattare dati sensibili senza esporli al rischio di violazione.
Lo stesso vale per il modello Zero Trust Architecture (ZTA). Un approccio che consente di proteggere i dati indipendentemente dalla loro posizione (siano essi in locale o in cloud) in maniera più semplice ed efficace.
La blockchain
Il 2008 è stato l’anno in cui, per la prima volta, qualcuno ha parlato di blockchain. 17 anni dopo siamo arrivati alla consacrazione di questo strumento.
L’immutabilità e l’immodificabilità dei dati registrati, garantirà che sempre più documenti sensibili come contratti, fatture, ecc. saranno siglati attraverso blockchain che, peraltro, offre una gestione ipercontrollata dei permessi, volta a ridurre al minimo gli accessi non autorizzati.
La formazione
Abbiamo sin qui parlato di alta tecnologia, ma è impossibile non parlare di sfida della data protection, senza tenere in considerazione il fattore umano.
La sicurezza dei dati personali è in continua evoluzione. Avere un personale aggiornato e formato è il primo scudo di protezione nei confronti di minacce informatiche. Ecco perché per il 2025 è previsto un sempre più massiccio ricorso ai corsi di formazione.
Fra l’altro, la centralità della formazione è contenuta anche all’interno dello stesso GDPR, il quale specifica:
“Il titolare del trattamento ed il responsabile del trattamento fanno sì che chiunque agisca sotto la loro autorità e abbia accesso a dati personali non tratti tali dati se non è istruito in tal senso dal titolare del trattamento, salvo che lo richieda il diritto dell’Unione o degli Stati membri”
I software
Fra i principali trend privacy digitale del 2025 occupano un posto di primaria importanza i software per la gestione della compliance al GDPR.
La suite GENIAM Privacy propone funzionalità all’avanguardia ed è adatta a tutti gli attori del settore: dalle aziende ai DPO, passando per consulenti della privacy e fornitori software.
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